Non sono reminiscenze infantili ma una riflessione su fatti reali, su una persona reale.
Ho recentemente incontrato un amico che non vedevo da anni, abbiamo scambiato le canoniche 4 chiacchiere e abbiamo “allineato” la cronologia delle nostre vite: famiglia, salute, figli, lavoro…
Qualche giorno dopo, ripensando al piacevole incontro ed incuriosito dal racconto della sua attività, inizio una ricerca su Internet:
Nulla
Insisto nella ricerca per più di mezz’ora, spaziando dai Social al sito aziendale…. ancora nulla, il mio amico è invisibile!
Ultimo tentativo, provo un contatto su whatsapp, ho due numeri di cellulare ma non sono sicuro di quale utenza sia ancora attiva … ma …. non lo trovo neanche su Whatsapp……
Mi arrendo.
Prima di scrivere qualcosa ho riflettuto a lungo su questa storia e se sia giusto scrivere un post al riguardo; ho deciso di fare qualche riflessione “anonima”, magari, leggendo questo post, potrebbe trovare uno stimolo per un primo, piccolo cambiamento.
Mi dispiace che Egli non mostri con orgoglio ciò che fa, nonostante abbia tutte le carte in regola per farsi conoscere e farsi trovare (sicuramente più di altri), conoscendo la sua storia e le sue qualità.
Non essere in rete è legittimo.
Ci mancherebbe! A volte è difficile districarsi fra le tante informazioni che riceviamo e tanti non aspettano altro che sfogare le proprie frustrazioni criticando ciò che fai, ma dall’altra parte non è giusto isolarsi: come si può restare in contatto con colleghi ed amici soprattutto oggi, con una Pandemia che limita i contatti tradizionali ?
Per questo motivo bisogna fermarsi un attimo per analizzare se ANCHE la propria vita digitale sia in linea con le proprie aspettative, e nel caso correggere il tiro.