700 minuti al mese
700 minuti al mese

Scherzo naturalmente, ma è il tempo che ho risparmiato questo mese, facendo le stesse cose (ma meglio), ecco come:

Ho fatto due conti sul tempo che perdiamo davanti a cose che trascuriamo perché non abbiamo tempo, ma esse continuano a farci perdere tempo!

1. Le email che non interessano più.

Capita di essere interessati, per necessità o curiosità, ad un argomento specifico e che si sottoscriva un avviso su Google Alert o ci si registri per restare aggiornati tramite email. Se questo flusso di informazioni non ci serve più (o è diventato ingestibile), basta dedicare 5 minuti per ridurlo e/o eliminarlo: oggi ho aperto il mio programma di posta, ho cercato la parola unsubscribe, e ho così avuto evidenza di quante newsletters ricevo, circa 180 al mese!

Di queste ho fatto un rapido check di quali “flussi” avrei voluto continuare a ricevere, ho diradato gli Alert di Google da giornalieri a settimanali e negli altri mi sono disiscritto (terribile da leggere lo so).

Risultato: meno 100 mail x 45 secondi (per una rapida occhiata) = 75 minuti al mese.

2 Filtrare i contenuti social.

Non è necessario far figuracce con gli amici, basta utilizzare strumenti discreti come quelli messi a disposizione da Facebook & Company per fare una scrematura di cosa ci piace/interessa vedere. Come vedi, puoi testare con gradualità per poi tornare indietro, se necessario. 

schermata instagram
schermata instagram
schermata facebook
schermata facebook

(almeno il 10% in meno del tempo che passo sui social x 2 ore al giorno = 360 minuti al mese)

3 I siti di informazione. 

Ogni giorno, dopo il solito “giro email” navigo alla ricerca di notizie in maniera tradizionale: 8-9 siti fra nazionali e blog locali. Qua “perdo” 10 minuti circa in ripetizioni di contenuti già visti altrove. Parola d’ordine: meno quantità più qualità (300 minuti al mese)

4 Le email in uscita.

Qua ci sto ancora lavorando :D. La capacità di sintesi è fondamentale: le email brevi e dirette sull’argomento, senza girarci intorno, aiutano chi ci legge a capire cosa vogliamo, senza farlo disperare con fiumi di parole.

Dopotutto il tempo a scrivere cose in più è lo stesso che perderanno gli altri a leggere cose in più, no ?

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